News

Si apre oggi il giardino dell’EDEN di Bolzano Danza

La 36esima edizione del Festival in versione one to one

15/07/2020
Si apre oggi il giardino dell’EDEN di Bolzano Danza
Si apre oggi il giardino dell’EDEN di Bolzano Danza

BOLZANO È il paradiso terreste, il giardino meraviglioso dove avvenne l’incontro tra i primi due esseri umani, il focus di Bolzano Danza 2020.

EDEN – Danza per uno spettatore è un’edizione singolare e unica pensata dal direttore artistico Emanuele Masi nel cuore della pandemia da Coronavirus come ‘alternativa creativa’ a quanto precedentemente pianificato. Un progetto nato dalla felice collaborazione di Emanuele Masi con artisti che negli anni sono stati colonne portanti del Festival come Michele Di Stefano e Rachid Ouramdane, ospiti come autori e curatori della sezione Outdoor, e Carolyn Carlson, regina e poetessa della danza mondiale, artista di riferimento a cui è stata dedicata l’edizione 2012 del Festival intitolata Generations sul tema dell’eredità culturale e la filiazione artistica.

Dal 15 al 31 luglio EDENDanza per uno spettatore accoglie nella Sala Grande del Teatro Comunale di Bolzano una non-stop di assoli creati appositamente da Carolyn Carlson (EDEN of Carolyn), Rachid Ouramdane (EDEN selon Rachid) e Michele Di Stefano (EDEN secondo Michele) e danzati da diversi performers sempre e soltanto per uno spettatore in sala.

Saranno dieci i danzatori che si alterneranno nei tre brani per tutta la durata del festival, ciascuno pronto a creare con lo spettatore che ha scelto il suo EDEN un incontro unico, simbolico, irripetibile. Un istante di profonda bellezza da portare con sé oltre la soglia del mitico giardino.

EDEN of Carolyn, creazione in assolo di Carolyn Carlson per Sara Orselli e Riccardo Meneghini (in alternanza), muove dalla poetica ormai consolidata dell’artista californiana incentrata sul concetto di poesia visiva. “EDEN, il giardino mitico dotato di bellezza e armonia senza tempo – spiega Carolyn Carlson – è per me uno spazio sacro al pari di quello raggiunto con la mente durante la meditazione: l'infinito in ogni momento di consapevolezza cosciente. In questo progetto di assoli per Sara e Riccardo, due meravigliosi danzatori italiani che da molti anni seguono il mio lavoro, cerco di rivelare la luce interiore che ci permette di superare le preoccupazioni quotidiane. Nuove epifanie nel tramite della danza”.

EDEN selon Rachid, creazione in assolo di Rachid Ouramdane per Annie Hanauer e Agnès Canova (in alternanza), nasce dall’ascolto di un celebre brano musicale di Samuel Barber. “Per la mia prima creazione dallo scoppio della crisi sanitaria mondiale, EDEN, ho scelto di farmi ispirare dall’Adagio per archi di Samuel Barber. Un brano che da tempo mi affascina e che penso possa essere significativo per questo momento storico: incarna resilienza e al tempo stesso mette in atto dinamiche catartiche. Impregnato com’è di gravità, ma anche di speranza, di oscurità e luce”.

EDEN secondo Michele, creazione di Michele Di Stefano per i sei interpreti - Francesco Saverio Cavaliere, Marta Ciappina, Sebastiano Geronimo, Luciano Ariel Lanza, Laura Scarpini, Francesca Linnea Ugolini (in alternanza) - nasce sulla canzone You & I di Jeff Buckley e intorno al concetto di cattività. Una sola persona in platea, un solo danzatore sul palco, equivale per Di Stefano all’essere complici della rinuncia ‘al paradiso’. Eppure spiega Michele Di Stefano “l’eccezionalità del contesto ci suggerisce che non è così. Nessuna rinuncia: il paradiso è esattamente di fronte a te, è quella persona che ti sta di fronte, dal palco alla platea o dalla platea al palco, nell’assoluta reversibilità dell’incontro. Le circostanze in cui ci troviamo favoriscono una percezione differente di qualcosa che non ha mai smesso di agire nel patto tra spettatore e performer. Ed è la comprensione tra i corpi. Per questo in EDEN non incontrerete una coreografia, ma delle persone, che danzano esclusivamente per comprendervi e per farsi comprendere, in un unico spazio. Persone che non rinunceranno nemmeno per un secondo alla piena immersione nella vostra presenza. Sarete in due a guardare e dunque sarete in due a danzare, sarete il contrario dell’assembramento, riverbero infinito nella vastità dei vostri due luoghi che sono un solo luogo. Ogni produzione di immagine corre il rischio di allontanare uno dei due poli da questa intensità, ristabilendo un tipo di relazione che in queste circostanze suonerebbe come una occasione perduta. Un paradiso perduto. Per questo ho chiesto ai performer di mantenere intatta un’instabile vulnerabilità, il che dal mio punto di vista è un gesto eminentemente coreografico, e di non cedere mai alla tentazione di mostrarsi. Solo così, nella resa reciproca, ognuno di voi due sarà anche l’altro e la danza si rivelerà per quel che è: uno stato eternamente nascente”.

 

Tutte le performance sono gratuite, prenotazione obbligatoria sul sito www.bolzanodanza.it

Nella foto Riccardo Meneghini in "EDEN of Carolyn" foto Andrea Macchia

© Riproduzione riservata

opera-parigi-2025abbondanza-bertoni-sottoscritta-2025giovane-danza-italiana-kilowattartemente24-25orbita-spellbound-2025
bolshoi-summer-2025

Vedi anche...