Boris Charmatz al Centro Pecci
22/10/2025
PRATO Il danzatore e performer francese Boris Charmatz sarà ospite al Centro Pecci per un incontro pubblico (il 23 ottobre) e la prima italiana della performance La Chaise il 24 ottobre (h. 22) nell’ambito di Centro Pecci Night: e se ci entrassi dentro?
Ideatore di progetti sperimentali, Charmatz è tra le figure più influenti della danza contemporanea. Dal 2019, con la sua compagnia Terrain, mette in discussione fondamenti stessi della disciplina. Dal 2022 al 2025, Boris Charmatz ha diretto Tanztheater Wuppertal Pina Bausch sviluppando, con Terrain, un progetto artistico tra Germania e Francia. Nel 2024 viene nominato "Artiste Complice" al 78° Festival di Avignone, nel corso degli anni il suo lavoro è stato oggetto di retrospettive al MoMA (New York), alla Tate Modern (Londra) e al Festival d'Automne (Parigi).
Giovedì 23 ottobre, alle 19.30, la sala Eccentrica ospita un incontro pubblico con l’artista che, insieme a Stefano Collicelli Cagol, direttore del Centro Pecci, agli artisti Kinkaleri e a Caterina Pagnini, Università degli studi di Firenze, ripercorre alcune tappe fondamentali della sua esperienza e approfondisce il rapporto tra arte contemporanea e performance.
Venerdì 24 ottobre, alle ore 22.00, Boris Charmatz si esibisce insieme alla sua compagnia Terrain nella prima italiana di La Chaise, nell’ambito di una nuova edizione autunnale di Centro Pecci Night, la serata di apertura straordinaria in cui, dalle 17.00 alla mezzanotte, sono visibili al pubblico tutte le mostre in corso - VIVONO. Arte e affetti, HIV-AIDS, a cura di Michele Bertolino, Davide Stucchi. Light Lights, a cura di Stefano Collicelli Cagol, e Eccentrica. Le collezioni del Centro Pecci - ed è a disposizione un programma di eventi speciali tra visite guidate, talk e live, del format e se ci entrassi dentro?, realizzato in collaborazione con Kinkaleri, NUB Project Space e OOH-sounds.
La Chaise di Boris Charmatz, a cura di Kinkaleri, si sviluppa come una improvvisazione sul rapporto tra immobilità e azione. In La Chaise, una persona siede su una sedia, con gli occhi chiusi, completamente immobile, mentre un'altra cerca, evitando a tutti i costi il contatto diretto, di influenzarla. L'artista prova a risvegliare, stregare, corteggiare, forse persino terrorizzare chi è seduto. Lo spazio e la performance possono essere completamente assorbiti dalla presenza statica della persona seduta, e la consueta sovranità dello sguardo che fa parte di ogni danza e lavoro corporeo può essere messa in discussione dal fatto che gli altri spettatori possono provare le stesse sensazioni che sta provando la persona seduta.
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