Fuorimargine festival (AD 31)
Sino al 22 novembre a Cagliari sguardo sul contemporaneo
02/10/2025
CAGLIARI Per la 31esima edizione di Fuorimargine festival, le direttrici artistiche Momi Falchi e Giulia Muroni hanno deciso di offrire una panoramica della produzione contemporanea, portando a Cagliari artisti e compagnie internazionali, ma anche opere nate e sviluppate negli anni precedenti attraverso il lavoro svolto come Centro di Produzione. E’ il caso di artisti che costelleranno sino al 22 novembre il cartellone come Daniele Albanese con Appunti per il sole che accosta danza e musica dal vivo, e Diana Anselmo che in Pas Moi denuncia le dinamiche di potere e dominazione nell’industria cinematografica e musicale; ma anche di artiste emergenti come Kelly Ardens, in prima nazionale con Il Margine, un racconto autobiografico e in divenire sulla salute mentale, Roberta Racis con lo studio del suo ultimo lavoro Nulla dies sine linea in cui la pratica coreografica incontra il whipcracking (schiocco di frusta acrobatica), o Fabritia D’Intino & Agnese Banti che in Comeback lavorano sulla convergenza dei reciproci percorsi personali tra archivi sonori e pratiche coreografiche, attraversando le contraddizioni e le ombre nell'Occidente Contemporaneo.
Primo appuntamento in arrivo domani e sabato è Manifestus di Jacopo Jenna in cui le mani diventano elementi generatori di movimento attraverso l’ibridazione di alcune pratiche della street dance.
Si prosegue dal 9 al 11 con Daniele Ninarello e Healing together, progetto pensato partendo da azioni coreografiche create durante il lockdown, e Gianmaria Borzillo che in Femenine si ispira all’omonima composizione musicale e alla vita di Julius Eastman, ideatore della “musica organica”, che per tutta la vita ha rivendicato la propria identità di uomo nero omosessuale nella società newyorkese degli anni '70 e '80.
A fine mese Ilenia Romano sperimenta in Strings il rapporto di assonanza- dissonanza-risonanza tra movimento e musica sulle note del contrabbasso di Voyage that never ends di Stefano Scodanibbio, mentre Elisa Sbaragli con Se domani riflette sul perché l’umanità abbia sempre bisogno di un’emergenza per passare all’azione.
In novembre attesi Panzetti / Ticconi con CRY VIOLET, ultima creazione che richiama un fiore estinto come metafora di un’umanità sospesa tra colpa e tentativi di riparare il danno ambientale, e il coreografo belga Jan Martens con Sweat baby sweat, intimo e provocatorio duetto creato nel 2011 che indaga l’amore tra due corpi, spogliati da ogni cliché.
Programma completo su fuorimargine.eu
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