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Wayne McGregor racconta i Leoni della Biennale e la mission del College

Di Francesca Pedroni 16/02/2021
Wayne McGregor racconta i Leoni della Biennale e la mission del College
Wayne McGregor a Venizia (ph. Andrea Avezzu)

VENEZIA Nella clip, Wayne McGregor, direttore del Dipartimento Danza della Biennale di Venezia, racconta a Danza&Danza i Leoni 2021, gli obbiettivi del Festival e il suo progetto per il College.

Germaine Acogny, "madre della danza contemporanea africana" è il Leone d'Oro alla carriera. Una danzatrice e coreografa che ha dedicato la sua vita anche alla formazione dei giovani danzatori e che ancora oggi è un'interprete di speciale potenza. Questa la motivazione del Leone: “Acogny è un’artista di altissima qualità e massima integrità. Il suo contributo alla formazione nella danza e nella coreografia dei giovani dell’Africa occidentale e l’ampia diffusione del suo lavoro nel Paese d’origine e nel mondo hanno fatto di lei una delle voci autonome che più hanno inciso sullo sviluppo dell’arte della danza. La Acogny crede nel potere della danza di cambiare la vita delle persone e si è sempre impegnata a condividere la sua passione come atto di trasformazione e di rigenerazione”.

Oona Doherty, trentaquatrenne di Belfast, Leone d'Argento 2021, è un'artista ribelle e magnetica, che arriverà a Venezia con il suo Hard to Be Soft – A Belfast Prayer. “Gli interessi e le passioni della Doherty - scrive McGregor - e il suo istintivo essere controcorrente non si sono mai incontrati con il mondo della danza istituzionale. Ispirata dalla cultura club e da una danza fuori dalle regole, la Doherty ha affinato la sua arte per tentativi, con un approccio creativo poco ortodosso, senza filtri e coraggioso. Significativo nel suo lavoro è come riesca a raggiungere e parlare a quanti di solito non vanno a teatro. La sua danza comunica superando confini e generazioni, va dritta al cuore come una freccia. Oona Doherty dimostra un talento eccezionale nel lavoro con i non-danzatori e le comunità locali, che spesso integra con grande intuito e umanità nei suoi spettacoli in tournée. Questo premio ricorderà al mondo che non c’è un unico modo per diventare un grande artista. L’arte è dentro di noi e verrà fuori, sempre”.

Nella clip McGregor risponde anche alle critiche affidate nei giorni scorsi al web da chi ritiene che i danzatori coinvolti nel programma di sviluppo professionale del College dovrebbero essere pagati. McGregor spiega le linee dell'educational program del College, tra lezioni di tecnica, tutoraggio coreografico, approfondimenti sugli aspetti economici della produzione artistica, in totale tre mesi di studio e di pratica a stretto contatto con il Festival.

Al 15. Festival Internazionale di Danza Contemporanea della Biennale di Venezia, che si svolgerà dal 23 luglio all’1 agosto, Germaine Acogny presenterà in prima italiana il suo ultimo assolo Somewhere at the beginning, un viaggio che tocca temi sensibili intrecciando storia personale e vicende collettive; Oona Doherty porta Hard to Be Soft – A Belfast Prayer sua seconda opera, in prima per l’Italia.

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