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Viaggio d’Inverno con Preljocaj

Attesa creazione per la compagnia scaligera in prima il 24 gennaio

Di Maria Luisa Buzzi 16/01/2019
Viaggio d’Inverno con Preljocaj
Viaggio d’Inverno con Preljocaj

MILANO Dopo aver concesso proprio al Corpo di Ballo del Teatro alla Scala il debutto nazionale di tre dei suoi più acclamati lavori - Annonciation, Le Parc e La Stravaganza - Angelin Preljocaj ora finalmente le dedica una creazione: Die Winterreise di Schubert.

"Penso che i progetti su musica da camera - spiega Angelin Preljocaj in conferenza stampa - per la loro struttura creino una sorta di intimità fra i vari elementi protagonisti dello spettacolo, che sono tre: musicisti, danzatori e pubblico, un triangolo magico che si crea in queste occasioni più che con una grande orchestra. E questo è uno dei motivi per cui ho scelto Die Winterreise, il ciclo di 24 Lieder di Schubert, musica da me adorata su cui da tempo avevo intenzione di costruire un balletto. Sono molto felice che l'occasione sia arrrivata per la Scala".

Una creazione per soli dodici interpreti il cui contesto romantico è inprescindibile: "Ho sentito in fase di creazione una grande corrispondenza tra le liriche di Wilhelm Mueller e il Werther di  Goethe. Qui a differenze del Werther in cui il protagonista fa una fine brutale, il suicidio è al ralenti ed è come se nel corso del ciclo delle canzoni si sprigionasse un desiderio di morte che si lega anche al desiderio erotico, alla spinta vitale. E il binomio eros e thanatos è anche nella biografia di Schubert: come è noto il compositore morì a causa delle conseguenze della Sifilide, l'AIDS dell'epoca. Il mio non sarà un balletto narrativo, sono piuttosto gli stati d'animo ad emergere e non esiste un protagonista: tutti i 12 danzatori scelti rappresenteranno le molteplici facce dello spettro del sentire umano. Come un diamante sfaccettato".

A interpretare i Lieder il basso-baritono Thomas Tatzl, al suo debutto alla Scala, che sarà in scena a fianco dei danzatori. "E' la prima volta che canto per un balletto - racconta - e anche se a volte ho la sensazione che non danzino quello che canto - altre volte invece sì - li sento dietro di me in modo indelebile".

E Preljocaj ribadisce la scelta - contrariamente ad altri autori che ne hanno dato una versione ballettistica, John Neumeier e recentemente Christian Spuck, - di utilizzare la versione per piano e voce, non quella orchestrale di Hans Zender del 1993. "Die Winterreise - afferma convinto - è  un'opera di solitudine, per piano e voce, va assolutamente eseguita così".

Dunque alla Scala dal 24 gennaio si vedranno in scena il pianista James Vaughan, il basso-baritono Thomas Tatzl e i danzatori Antonella Albano, Virna Toppi, Alessandra Vassallo, Stefania Ballone, Chiara Fiandra, Agnese Di Clemente, Marco Agostino, Christian Fagetti, Matteo Gavazzi, Marco Messina, Eugenio Lepera, Andrea Risso scelti per la creazione dal coreografo.

Il 22 gennaio alle 18 al Ridotto ai Palchi per gli incontri di Prima delle Prime a cura degli Amici della Scala sarà Marinella Guatterini a raccontare i segreti di questa creazione in una conferenza intitolata Danzatore sono arrivato. Danzatore parto.

 

Dal 24 gennaio al 9 marzo
Biglietti da € 11 a € 127  + prevendita
www.teatroallascala.org

Per bilgietti anteprima il 23 gennaio a favore della Fondazione Rava www.nph-italia.org
email: eventi@nph-italia.org

 

Foto di prova Brescia-Amisano

© Riproduzione riservata

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