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Swiss Dance Days: dal 2 al 6 febbraio a Basilea

Di Maria Luisa Buzzi 12/01/2022
Swiss Dance Days: dal 2 al 6 febbraio a Basilea
"Forever" di Tabea Martin (ph Wim Uijtdewilligen)

BASILEA E' la piattaforma della danza svizzera, biennale e itinerante quella che Basilia accoglie dal 2 al 6 febbraio 2022. Undicesima edizione, organizzata da Reso-Tanznetzwerk Schweiz in collaborazione con sei teatri della regione - Junges Theater Basel, Kaserne Basel, Neues Theater, ROXY Birsfelden, Theater Basel e Vorstadttheater Basel - i Swiss Dance Days sono dedicati alla promozione della scena di danza indipendente in Svizzera.

L'edizione 2022 accoglie 12 produzioni frutto della selezione finale della giuria (da 146 candidature) composta da Dr. Adriana Almeida Pees (Artistic Director and Dance Curator, Theater Freiburg), Selina Beghetto (Dramaturge, Lucerne), Rares Donca (Director L’Abri, Genf), Foofwa d’Imobilité (Choreographer with carte blanche), Sandro Lunin (Artistic Director, Kaserne Basel). 
In conferenza stampa Footwa d'Imobilitè si fa portavoce delle scelte operate dalla commissione selezionatrice e spiega: "Il momento è difficile, molte produzioni sono state più volte bloccate, i teatri sono stati chiusi, abbiamo dovuto selezionare i lavori tramite video. Ma siamo molto soddisfatti del risultato finale perché c'è sempre stata unanimità nelle scelte. Inoltre tra i selezionati ci sono molti nuovi autori, talenti emergenti e molte donne protagoniste. La varietà di stili è impressionante; nella selezione ci sono pezzi particolari per spazi non teatrali, lavori di stampo politico e assoli decisamente minimalisti".

E se il lavoro di Marc Oosterhoff Promises of Uncertainty porta in scena la fragilità della vita e della condizione umana, Forever della coreografa Tabea Martin parla di morte attraverso la speranza in un lavoro destinato a un pubblico di bambini, dagli 8 anni in su. La selezione attraversa anche la storia della danza con la riscrittura del FAUNE di Nijinsky sul poema di Mallarmé di Neopost Foofwa, un lavoro che si completa nel contesto locale in cui viene ospitato ma presenta anche danze di culture del mondo. Oltre alla disco dance occidentale degli anni '70 e '80 riproposta da Sorry, do the tour. Again! di Marco Berrettini ripreso con nuovi interpreti, in scena a Basilia il krump fa capolino in Happy Hype della Compagnie des Marmots & Collective Ouinch Ouinch e la danza Pantsula sudafricana in The Ecstatic di Jeremy Nedd & Impilo Mapantsula.
Ruth Child ha creato il suo Fantasia scavando negli strati intimi delle memorie fisiche ed emotive delle musiche che ascoltava da bambina mentre Clara Delorme nel suo solo L'Alab
âtre è nuda come un pezzo di alabastro bianco posato in un ristretto quadrato bianco. In Grand Écart Kiyan Khoshoie presenta la sua arte di danzatore-improvvisatore in un assolo di grande energia nel quale l'attualità e lo showbiz vengono criticati  mentre La PP (ovvero Romane Peytavin & Pierre Piton) in Farewell Body dispiega il rapporto uomo-macchina. E' un pezzo 'politico' e autobiografico quello di Rudi van der Merwe intitolato Lovers, Dogs and Rainbows: un affascinante viaggio nella sua infanzia nel Sudafrica colonialista. Infine Teresa Vittucci, viennese attiva a Zurigo vincitrice del premio della critica svizzera con Hate me, Tender, che sarà alla piattaforma con Doom, un brano interpretato da Vittucci con Colin Self sulle figure femminili delle origini, dalla Genesi all'antica Grecia: Eva e Pandora.

Biglietti già in vendita dettagli sugli spettacolo al sito www.swissdancedays.ch/en


 

 

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