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Matthew Bourne racconta la sua "Bella addormentata"

Agli Arcimboldi di Milano dal 5 all’8 maggio. Lo spettacolo ha vinto il "Premio Danza&Danza", spetta

Di Valentina Bonelli 26/04/2016
Matthew Bourne racconta la sua "Bella addormentata"
Matthew Bourne racconta la sua "Bella addormentata"

MILANO - Arriva finalmente a Milano, al Teatro degli Arcimboldi (5-8 maggio,), uno dei titoli più recenti e di maggior successo di Matthew Bourne: Sleeping Beauty (Premio Danza&Danza “miglior spettacolo contemporaneo” 2013) Presentando alla stampa l’ultimo titolo della sua trilogia Tchaikovsky, il coreografo inglese non ha nascosto le difficoltà di una rilettura arrivata solo nel 2012, a molti anni di distanza dai successi planetari di Nutcracker! del 1992 e di Swan Lake del 1995. “Penso che la ragione di questa lunga attesa” spiega Bourne, “fosse in parte l’aspettativa della gente da non deludere, ma soprattutto il fatto che la vicenda non mi convincesse fino in fondo: la storia d’amore non è granché, il principe arriva solo a metà e la lotta tra bene e male è stemperata dalle fiabe. Così, dopo aver visto ogni versione del balletto, fatte ricerche sulla fiaba e le sue interpretazioni, guardati tutti i film compreso il cartone animato di Walt Disney ho rielaborato una mia sinossi. Lo spettacolo è diviso in 4 atti: il primo è ambientato nel 1890, anno del debutto del balletto di Petipa, il secondo nel 1911, in piena epoca edwardiana, il terzo e il quarto ai nostri giorni”.

Cambiamenti alla storia che conosciamo ce ne sono - anticipa Matthew Bourne - che del balletto ha fatto uno spettacolo pop dalle note gotiche, come indica il sottotitolo A Gothic Romance. “Aurora -racconta - è innamorata di un commoner, uno stalliere, un po’ come Lady Chatterley, ho introdotto come nuovo personaggio il figlio di Carabosse, tutore alla protagonista, e insieme alle fate ci sono i vampiri”.

Scene e costumi di Lez Brotherston, fedele collaboratore di Bourne noto anche per il suo Swan Lake, contribuiscono ad ambientare la vicenda attraverso le epoche storiche e gli stili coreografici.  Anche questa volta però il coreografo-star conferma di essere rimasto fedele alla partitura di Tchaikovsky, così come negli altri due titoli della trilogia: “Ho considerato la musica come la mia sceneggiatura e ho rispettato il più possibile l’ordine dei numeri musicali e l’abbinamento di motivi e temi a personaggi o situazioni: chi conosce bene il balletto se ne accorgerà e riconoscerà molti riferimenti alla coreografia di Petipa. Certo ci sono sorprese nella storia, ma il mio scopo non è mai stato scioccare, bensì stupire. Non ho mai avuto intenzione di mettere da parte il balletto classico, che anzi mi piace moltissimo e che la gran parte del mio pubblico, soprattutto tra i giovani, scopre proprio attraverso i miei spettacoli. Pensate che molti spettatori del mio Swan Lake hanno scoperto solo successivamente che la versione originale del balletto non è con cigni maschi! Ma io sono onorato di questo pubblico, che solo per il 10% è composto da balletgoers. Anche pensando a loro mi sono dato come compito di raccontare una storia senza che ci sia bisogno delle note del programma”.

 

TEATRO DEGLI ARCIMBOLDI
Dal 5 all’8 maggio

Giovedi ore 20.30
Sabato ore 15.30 e ore 20.30
Domenica ore 15 e ore 20

 

BIGLIETTERIA
Tel.02.641142212/214
www. teatroarcimboldi.it

Bigletti da 65 euro a 25 euro + diritto di prevendita

Su Danzadove, la nostra APP gratuita, trovate il link per avere i biglietti a prezzi scontati. 

 

© Riproduzione riservata

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