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Gender Bender n. 18: dal 7 settembre a Bologna

Di Carmelo A. Zapparrata 04/09/2020
Gender Bender n. 18: dal 7 settembre a Bologna
Gender Bender n. 18: dal 7 settembre a Bologna

BOLOGNA Per far fronte alle norme anti-Covid Gender Bender si rivoluziona: da autunnale a estivo, da indoor a outdoor. Il festival anticipa così la sua 18ma edizione e sceglie come luogo deputato il parco che circonda il Cassero LGBTI Center, suo ente produttore. Intitolata quest'anno Aut Out, la kermesse si svolgerà infatti dal 7 al 18 settembre all'aria aperta presso il Parco del Cavaticcio, con ancora una volta la danza quale sua spina dorsale.

“In questo periodo di distanziamento fisico e sociale e di chiusura di teatri e cinema, Gender Bender non si ferma e anzi rilancia il suo impegno e i suoi valori - dichiarano i co-direttori artistici Daniele Del Pozzo e Mauro Meneghelli - stare al fianco dei lavoratori e della lavoratrici dello spettacolo, ideando insieme nuove possibilità di collaborazione. Stiamo leggendo il presente per pensare e inventare un futuro che rispetti le diversità, le fragilità, che presti particolare attenzione alle giovani generazioni, con il forte desiderio di tenere vivo il senso di comunità a cui abbiamo partecipato in questi anni”.

Votato alla sola scena nazionale con diversi lavori rimodulati dagli autori per rispondere alle norme anti-Covid, il programma annovera l'accattivante Graces di Silvia Gribaudi, Premio Danza&Danza–Miglior Produzione Italiana 2019, la nuova creazione firmata da Alessandro Sciarroni per CollettivO CineticO, ispirata alla composizione In a landscape di John Cage da cui prende il nome, e la prima assoluta del progetto Corpi Elettrici. Nato durante il lockdown dalla collaborazione tra il Collettivo MINE (composto da Francesco Saverio Cavaliere, Siro Guglielmi, Fabio Novembrini, Roberta Racis e Silvia Sisto) e gli studenti del corso di musica elettronica del Conservatorio G. B. Martini di Bologna, il titolo prevede la trasposizione sul palcoscenico delle venti 'micro danze in video' create durante le sessioni di ricerca, evidenziando così il passaggio dal digitale al reale, dal video al corpo. Spazio poi a Carlo Massari/C&C con il gustoso Les Miserables e a Andrea Costanzo Martini con What happened in Torino?, interpretato per l'occasione da Francesca Foscarini. Completano il quadro Daniele Ninarello, Luna Cenere, Masako Matsushita, Fabio Liberti, Adriano Bolognino e Riccardo Guratti.

 

Nella foto "Graces" di Silvia Gribaudi (Copyright Riccardo Panozzo)

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