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Danza Dee Donne: protagonista la danza indiana

28/04/2025
Danza Dee Donne: protagonista la danza indiana
Roberta Cavicchioli

MILANO Il 29 aprile al PACTA Salone di Milano (h. 20.45), DANZA DEE DONNE di e con Roberta Cavicchioli guarda la danza e il femminile in India ieri e oggi: dalla tradizione millenaria antica del BharataNatyam fino ai giorni nostri, la danza come impegno, sostegno, crescita, sviluppo, preghiera. Uno spettacolo di danza indiana all’interno della rassegna DonneTeatroDiritti.

“La donna e la danza hanno sempre avuto un intimo, profondo e spirituale legame. – racconta la danzatrice Roberta Cavicchioli - Così come la donna genera la vita, la dea è intensamente creativa, ma al tempo stesso distruttrice. Ora appare materna e benevola, generosa e luminosa, ora invece terribile e severa al solo scopo d’arginare le negatività e rinnovare il mondo manifesto. La dea dimora in ogni donna, che danzando o creando la esprime.  In origine, la danza indiana celebrava i riti, i passaggi e le ricorrenze tramite le Devadasi, danzatrici consacrate al tempio che offrivano benedizioni danzando. Ogni cosa era percepita nella sua connessione con l’aspetto sacro e divino e tuttora quest’intuizione ispira ogni pura visione artistica…”.

Lo spettacolo “Danza Dèe Donne” prende avvio con un preludio di canto indostano semi-classico dedicato alla Devi, nella sua forma archetipica e negli aspetti di Lakshmi, dea dell’armonia e della bellezza e Sarasvati, signora delle arti. Il suono del flauto bansuri (Fabrizio Bertoli) accompagna il canto (Cristiana Tretti), evocando l’immensa vastità degli spazi celesti.

Le scene di danza partono da una composizione coreografica che simboleggia l’origine dell’universo, in continuità con le melodie dedicate alla Devi nel preludio. La composizione coreografica d’insieme collega momenti di creazione simbolico-espressiva del corpo danzante a brani di teatrodanza del repertorio tradizionale classico indiano stile Bharatanatyam e Bharatanrityam (Roberta Cavicchioli, Noemi Montedoro), relativi a miti e poesie sulla Devi, Parvati Meenakshi, Saraswati, Kali. La danza diviene così offerta, preghiera, espressione artistica e narrazione teatrale e, come un tempo, gli affascinanti racconti mitologici dell’antica India tornano a prender forma sul palcoscenico.

Lo spettacolo fa parte della sedicesima edizione di DonneTeatroDiritti. La rassegna 2025 dal titolo Se la Libertà è in pericolo si pone come percorso culturale per mettere in evidenza l'attualità del pensiero di figure punto di riferimento nella cultura dell'emancipazione e delle libertà, ma anche di ritrovare il filo rosso lungo un percorso che parla di violenza e ingiustizia verso i più deboli, di diritto alla qualità della vita, di disuguaglianze sociali ed economiche, di dignità e diritti di popoli e individui.

Se la libertà è in pericolo, è il tema scottante dell’ultima edizione di DonneTeatroDiritti – spiega la curatrice della rassegna Annig Raimondi. Autori come Orwell, Oscar Wilde, la storia della prima moglie di Mussolini, fino all’esodo palestinese del ’48 per parlare di libertà dei cittadini, autonomia degli intellettuali, condanna della repressione dei regimi illiberali mettendo in guardia contro manipolazione della realtà e di condizionamento delle coscienze. Nato nel 2009, questo progetto conta su diverse collaborazioni con enti e associazioni che hanno a cuore i diritti umani, con particolare attenzione alle categorie più vulnerabili. Ha avuto il sostegno di Fondazione Cariplo, Regione Lombardia e Commissione Pari Opportunità del Comune di Milano”.

 

 

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