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NAOperformingfestival25 CY_BOT organi aumentati

Dal 18 dicembre quattro giornate dedicate alla giovane creazione con performance, incontri, mostre e approfondimenti sul tema del corpo aumentato e trasformato

12/12/2025
NAOperformingfestival25 CY_BOT organi aumentati
Teresa Priano, Le formiche camminano in fila in cerca di cibo

MILANO Ai nastri di partenza la XVI edizione di NAOperformingfestival, progetto di DiDstudio curato da Claudio Prati con la collaborazione di Carmine Dipace, che dal 18 al 21 dicembre torna ad abitare gli spazi di Fabbrica del Vapore proponendosi come 
un osservatorio sulle relazioni tra esseri umani, ambiente e tecnologie emergenti, sempre con una particolare attenzione alle nuove generazioni di artisti.
Il titolo scelto per l’edizione 2025 è CY_BOT – Organi aumentati, trovando il focus di quest’anno nel corpo come luogo di mutazione e possibilità, tra materia organica e tecnologia. 
Si apre il 18 dicembre con il corpo in relazione al suono di Aganis di Chiara Cecconello, performance sonora immersiva ispirata alle “anguane”, figure mostruose della mitologia popolare veneta, e di Le formiche camminano in fila in cerca di cibo di Teresa Priano in cui il corpo si fa traduzione del testo e viceversa.
Venerdì in scena il corpo in trasformazione nel nuovo progetto di Michele Ifigenia Colturi, che in Atteone riscrive il mito del cacciatore trasformato in cervo da Artemide, e il corpo-oggetto di SEX.EXE (progetto vincitore del Premio Prospettiva Danza 2025) in cui Pablo Ezequiel Rizzo intreccia danza, parola e immagini per proporre una visione che va oltre gli stereotipi. 
Sabato spazio ai giovani artisti selezionati tramite il Bando DiDstudio_NAOpf25. Si inizia con il viaggio interiore attraverso miti e simboli di Emanuele Travaini, per proseguire con gli spunti autobiografici di Enrico Frisoni e Vanessa Mattei Scarpaccini. STAR live from NAOperformingfestival di Thomas Valerio, è invece un lavoro in bilico tra performance e concerto rock.
Domenica 21 ospite speciale Neil Harbisson, artista e filosofo anglo-spagnolo primo cyborg ufficialmente riconosciuto al mondo e fondatore della Cyborg Foundation, che incontrerà il pubblico per presentare la propria visione artistica. Affetto da acromatopsia (incapacità di vedere i colori), nel 2004 Harbisson si fa impiantare un’antenna che trasforma i colori in suoni, permettendogli di “ascoltare” tonalità visibili e invisibili all’occhio umano, riconosciuta oggi come organo a tutti gli effetti. 
Subito dopo Simone Lorenzo Benini insieme a Miriam Budzáková esplora in Sandpit il potenziale simbolico della sabbia come metafora del corpo che diventa il mezzo attraverso cui i ricordi prendono vita.
Completano il programma i momenti di approfondimento e di incontro con esperti, studiosi e operatori culturali e la mostra, in programma sino al 17 dicembre Poetry & Performance – The Eastern European Perspective, esposizione di materiale d’archivio audiovisivo e fotografico che fa incontrare l’arte performativa con l’espressione poetica focalizzata sull’area est-europea dagli anni ’60 del secolo scorso fino ai nostri giorni.
Programma completo sul sito didstudio.org

 

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