Aperto Festival: apre il programma danza De Keersmaeker
14/09/2023
REGGIO EMILIA Il Festival Aperto, in programma dal 23 settembre al 19 novembre, presenta un cartellone danza invidiabile con ospitalità internazionali. Anne Teresa De Keersmaeker/Rosas torna nuovamente a Reggio Emilia con Exit above – after the tempest, in cui la camminata come movimento primordiale e il blues come fonte musicale si incontrano in uno spettacolo che è un inedito confronto con le radici della musica pop occidentale. Ad affiancare le danzatrici e i danzatori della compagnia, sono Meskerem Mees - cantautrice fiamminga emergente di origini etiopi - che comporrà una serie di variazioni e adattamenti delle “walking songs” e Jean-Marie Aerts, sound designer dei TC Matic, leggendaria formazione rock belga degli anni Ottanta. La visionaria compagnia Peeping Tom presenta la nuova produzione S 62° 58′, W 60° 39′ che catapulta il pubblico in un viaggio manipolativo di proporzioni apocalittiche: una nave incagliata nei ghiacci artici (da qui il titolo, le coordinate geografiche del suo posizionamento) per entrare nei meandri della mente degli imprigionati, nelle loro relazioni e al tempo stesso nello svelamento della finzione teatrale. Da Israele, Batsheva Dance Company danza Momo, l’ultimo lavoro di Ohad Naharin di cui abbiamo già raccontato in queste pagine, sul malinconico Landfall di Laurie Anderson e Kronos Quartet. Nel Festival spazio dedicato a DanzaER, progetto per la promozione internazionale della danza contemporanea dell’Emilia-Romagna, promosso dal Tavolo Regionale della Danza, un network costituito dall’Assessorato Cultura e Paesaggio, ATER Fondazione, Emilia-Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Nazionale della Danza e Rete Anticorpi. In questa vetrina, tra gli altri, la Fondazione Nazionale della Danza /Aterballetto presenta Microdanze e il dittico Over Dance firmato da Angelin Preljocaj e Rachid Ouramdane con danzatori Over 65 insieme ai lavori di Gruppo Nanou (Paradiso), Dewey Dell (Sacre du printemps), Silvia Gribaudi con MM Contemporary Dance Company (Grand Jeté), Nicola Galli (Ultra), Panzetti/Ticconi (INSEL). Nel cartellone anche il nuovo spettacolo di Marcos Morau, Firmamento, sui destini dell’umanità e del mondo con cinque straordinari interpreti della sua La Veronal e la prima italiana di Alexander Vantournhout, artista belga tra danza e circo, per otto danzatori acrobati intitolato Foreshadow, in cui con il sottofondo di musica rock sperimentale gli artisti esplorano i limiti fisici di un gigantesco ostacolo verticale. La chiusura del Festival coincide con la conclusione del progetto La passione dei Possibili, focus che il Reggio Parma Festival dedica a Maguy Marin e che qui presenterà, in prima italiana, la sua nuova creazione in cui la coreografa, Leone d’Oro alla Carriera alla Biennale di Venezia, si interroga su temi attuali, con lo sguardo ironico e potente che la contraddistingue.
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