"Alles walzer": trascinante balletto per le festività
Renato Zanella firma la coreografia di un nuovo e brillante balletto sulle musiche di Johann Strauss (Padre e Figlio) e Gustav Mahler; al Teatro Verdi di Pisa il 23 dicembre e al Teatro Argentina di Roma il 31 dicembre e 1 gennaio
18/12/2023
PISA Al Teatro Verdi di Pisa (23 dicembre) e al Teatro Argentina (il 31 dicembre con brindisi e 1 gennaio) va in scena Alles Walzer, un nuovo e brillante balletto sulle musiche di Johann Strauss (Padre e Figlio) e Gustav Mahler, con la coreografia di Renato Zanella. Ne sono interpreti i primi ballerini del Teatro dell'Opera di Lubiana, Ana Klašnja e Kenta Yamamoto, insieme a dodici danzatori della Compagnia Daniele Cipriani. Costumi sono di Anna Biagiotti, il disegno luci di Alessandro Caso.
Renato Zanella, coreografo nonché regista teatrale dal successo internazionale, firma una creazione contemporanea che, al contempo, ci ricorda la storia dei balli viennesi. Oggi direttore artistico del Ballo dell’Opera di Lubiana, il veronese Zanella è stato per dieci anni direttore del balletto dell’Opera di Stato di Vienna e coreografo di diverse edizioni del Concerto di Capodanno di Vienna in mondovisione. Da questa esperienza prende forma Alles Walzer, il cui titolo riprende il tradizionale invito alle danze espresso dal maestro di cerimonie viennese all’inizio del primo valzer della serata. Alles Walzer è una briosa carrellata di danze e simpatiche trovate: i valzer e le polka degli Strauss, la dinamica, l’umore e la loro spensieratezza, esaltano la velocità e il virtuosismo dei danzatori in un’interpretazione creata qui non per gli sfarzosi palazzi imperiali, bensì per una scena teatrale.
La serata inizia con una dedica a Giuseppe Verdi dello stesso Strauss Figlio con le melodie dall’opera Un Ballo in maschera, omaggio ai balli in maschera veneziani che furono lo spunto per la tradizione dei balli viennesi. Seguiranno le melodie più conosciute della famiglia Strauss, come Il Valzer dell’Imperatore, Voce della primavera e Sangue viennese, per citarne solo alcuni. Finale a sorpresa con un tocco di lirismo, sullo splendido Adagetto dalla Quinta Sinfonia di un altro grande compositore mitteleuropeo, Gustav Mahler. Coreografato da Zanella come un lentissimo valzer, l’Adagetto segna la fine di un’epoca, al contempo consacrandone l’immortalità nell’immaginario collettivo. Non mancherà neppure la celeberrima Marcia di Radetzky che manda in visibilio il pubblico quando viene suonata durante il Concerto di Capodanno dal Musikverein della capitale austriaca; c’è da aspettarsi che farà lo stesso durante le rappresentazioni a Pisa e Roma.
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