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Tre autori all’Opera di Roma

due novità per il repertorio della compagnia diretta da Abbagnato

18/09/2023
Tre autori all’Opera di Roma
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ROMA Un omaggio al compositore e pianista Ezio Bosso nel mese in cui avrebbe compiuto 52 anni: ad aprire la Serata Coreografi Contemporanei – in scena al Teatro Costanzi dal 19 al 24 settembre (5 repliche) – è Within the Golden Hour di Christopher Wheeldon, coreografia sulla musica del compositore e musicista italiano scomparso nel 2020.

Primo dei tre titoli in programma nella serata trittico che Eleonora Abbagnato ha pensato per il Corpo di Ballo capitolino che dirige. Tre lavori molto diversi: oltre a Within the Golden Hour, saranno eseguiti Chacona di Goyo Montero (entrambi i titoli entrano per la prima volta in repertorio) e Bolero di Krzysztof Pastor, già andato in scena a Caracalla lo scorso luglio. Protagonisti le étoiles Alessandra Amato, Rebecca Bianchi e Alessio Rezza, i primi ballerini Claudio Cocino e Michele Satriano, i solisti Federica Maine, Marianna Suriano e Giacomo Castellana, e il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. 

Within the Golden Hour è stato creato dal coreografo Christopher Wheeldon nel 2008 per il San Francisco Ballet: balletto contemporaneo in un atto unico, è una poesia per quattordici danzatori sulla partitura per archi composta da Ezio Bosso e sul Movimento andante del Concerto per violino in si bemolle maggiore RV583 di Vivaldi. La pulsante partitura prende corpo nel linguaggio coreografico di Wheeldon, intimo, ipnotizzante e valorizzante la bellezza del movimento puro. Uno spettacolo per gli occhi, cui contribuiscono gli scintillanti costumi di Anna Biagiotti e le luci di Peter Mumford. Christopher Wheeldon – Officer of the Order of the British Empire – è stato un danzatore del Royal Ballet (1991), di cui è attualmente Artistic Associate, e del New York City Ballet (1993), dove ha iniziato il percorso come coreografo nel 2001. Da allora ha creato e messo in scena produzioni per molte delle principali compagnie di balletto del mondo. Ha vinto il Tony Award e l’Outer Critics Award (An American in Paris), il Benois de la Danse (Cenerentola e Winter’s Tale)l’Olivier Award (Aeternum e Polifonia). Within the Golden Hour è considerata una delle sue migliori creazioni.

Il Trittico prosegue con Chacona, famoso pezzo di Goyo Montero creato nel 2017 per il Ballet Nacional de Sodre di Montevideo. La musica di Bach – che il coreografo ama particolarmente – è eseguita dal vivo da Vincenzo Bolognese (violino solo), Enrica Ruggiero (pianoforte) e Sergio Segato (chitarra). Il pezzo è danzato da otto coppie principali, è stato pensato per danzatori classici ma si realizza in uno stile contemporaneo dinamico e brillante tale da renderlo particolarmente impegnativo dal punto di vista fisico. In questa danza ritroviamo la cifra distintiva del coreografo spagnolo che, formatosi inizialmente a Madrid, sua città natale, ha proseguito la formazione in ambito internazionale e soprattutto in Germania, dove ha potuto studiare un ampio repertorio che abbraccia lavori contemporanei e neoclassici oltre a quelli più classici. Coreografo dal 2000, ha lavorato per le maggiori compagnie europee. Dal 2008, è direttore del Balletto dello Staatstheater Nürnberg. Con Chacona, torna all’Opera di Roma, dove ha firmato le coreografie di Carmen e Macbeth (stagione 1986/1987) e della zarzuela La del manojo de rosas (1991). Di Chacona Montero firma anche costumi e scene, con Verena Hemmerlein, oltre che le luci con Nicolás Fischtel.

Conclude la serata Bolero di Krzysztof Pastor, creato nel 2012 sul capolavoro di Ravel e che la compagnia capitolina ha interpretato per la prima volta sul palcoscenico delle Terme di Caracalla lo scorso luglio. Il Bolero occupa un posto speciale nella storia della musica e della danza: anche all’Opera di Roma, il balletto è stato presente nel cartellone già dal 1944, andando in scena nella versione di Milloss, Dolin, Urbani e in quella che ha segnato la storia e che ancora oggi si pone come un’icona è quella leggendaria di Maurice Béjart. Da sempre il Bolero è stato concepito “in cerchio”, generalmente con un tavolo rotondo al centro del palcoscenico su cui danza un solista, donna o uomo, e gli altri ballerini tutti intorno: nella sua versione, Pastor sceglie di usare un ampio spazio rettangolare e di affidare l’esecuzione del suo Bolero a un uomo e a una donna, una coppia principale, con un corpo di ballo che li ingloba e li rilascia. Le scene e i costumi sono di Tatyana van Walsum, le luci di Bert Dalhuysen. Dopo essersi ritirato come ballerino e aver intrapreso la strada della coreografia al Washington Ballet (1997-1999), Pastor ha proseguito la carriera ad Amsterdam, come coreografo residente al Dutch National Ballet (2003-2017). È qui che ha creato la maggior parte dei suoi balletti originali incluso il Bolero. Nel 2009 prende la direzione del balletto al Teatr Wielki di Varsavia, riuscendo a portare la compagnia ad una tale autonomia artistica da essere elevata allo status di Balletto Nazionale Polacco.

Le musiche di Chacona sono eseguite dal vivo. Within the Golden Hour e Bolero vedono le musiche su base registrata eseguite dall’Orchestra del Teatro dell’Opera di Roma. Nel primo titolo le parti soliste sono affidate a Vincenzo Bolognese (violino) e Koram Jablonko (viola), la direzione a Carlo Donadio. Nel secondo l’orchestra è diretta da Kevin Rhodes.

Lo stesso programma verrà portato a Bologna dove la compagnia, diretta da Eleonora Abbagnato, sarà ospite del Teatro Comunale il 10 e 11 novembre.

 

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