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La Martha Graham Dance Company e il Corpo di ballo del Massimo di Palermo, insieme in scena.

Di Giuseppe Distefano 10/11/2015
La Martha Graham Dance Company e il Corpo di ballo del Massimo di Palermo, insieme in scena.
La Martha Graham Dance Company e il Corpo di ballo del Massimo di Palermo, insieme in scena.

PALERMO - Negli ultimi anni più volte abbiamo visto la presenza in Italia della Martha Graham Dance Company, la compagnia che continua a portare il credo della sacerdotessa della modern dance, scomparsa nel 1991 all’età di 96 anni. Ed è sempre stato un evento. Si potrà poi discutere di stilemi che possono sembrare ormai superati; oppure della necessaria, o meno, apertura, peraltro già avviata, a nuovi coreografi. Rimane comunque significativa il ritorno del celebre ensemble per conoscere o rivedere, anche se noti, alcuni dei lavori che hanno segnato delle tappe nella storia della danza del ‘900.

Ma l’evento di Palermo è significativo perché per la prima volta nella sua storia quasi secolare la compagnia si mescola sulla scena con un’altra Compagnia, e cioè con il Corpo di ballo del Teatro Massimo di Palermo. “Abbiamo danzato accanto a molte altre Compagnie nella nostra storia – ha dichiarato Janet Eilber, direttrice artistica - ma non abbiamo mai danzato insieme ad altri. Questa volta abbiamo mescolato elementi delle due Compagnie, che balleranno insieme le stesse coreografie”.

Janet Eilber, all’inizio della sua carriera, ha lavorato a stretto contatto con Martha Graham, protagonista dei maggiori ruoli del repertorio, e ha danzato da solista alla Casa Bianca accanto a Rudolf Nureyev in Dance in America.

Marco Bellone, coordinatore del Corpo di ballo del Teatro Massimo, ha aggiunto: “Un lavoro duro per i nostri ballerini, anche dal punto di vista fisico. Un lavoro che va avanti da oltre un mese. Il metodo Graham è un linguaggio del corpo a sé, che prevede una sua respirazione, un suo training. E i nostri danzatori hanno risposto benissimo”.

Lo spettacolo, intitolato “Omaggio a Martha Graham”, prevede tre celebri coreografie: Diversion of Angels, musica di Norman Dello Joio, Act of Light, musica di Carl Nielsen, e The Rite of spring, musica di Igor Stravinskij. Diversion of Angels è la più antica delle tre, rappresentata per la prima volta il 13 agosto 1948 al Palmer Auditorium del Connecticut College. Protagoniste sono tre giovani coppie innamorate che rappresentano altrettante fasi nella storia d'amore di due persone: la coppia in rosso è la passione, la coppia in giallo l'esuberanza, la coppia in bianco la quiete dell'amore giunto a maturità. Originariamente il titolo scelto per questa coreografia era Wilderness Stars. Ma già dopo la prima rappresentazione il titolo fu cambiato nell'attuale. Le parole “wilderness stair” erano quelle del titolo di un libro di poesie di Ben Belitt, solo più tardi pubblicato. Ma anche le parole Diversion of angels sono di Belitt. A Norman Dello Joio fu affidata la composizione della musica - che Martha Graham poté ascoltare solo a coreografia pressoché terminata - una musica gioiosa ed esuberante.

Act of Light, è tratto da una lettera di Emiliy Dickinson: “Thank you for all the acts of light which beautified a summer now past its reward”, cioè “Grazie per tutti gli atti di luce che hanno reso bella un'estate ormai passata alla sua ricompensa”. La prima sezione - Pan and Syrinx - è costituita da un duetto lirico e romantico. La seconda - Lament - dipinge il dolore del lutto attraverso un’unica figura femminile, accompagnata da un corteo funebre di soli uomini. La terza sezione - Ritual to the Sun – si sviluppa a partire da un primo momento in cui i danzatori lavorano seduti al pavimento, per poi alzarsi a danzare sul posto, e infine procedere con le coreografie attraverso lo spazio. Una sorta di rituale che si conclude in un tripudio di gioia e di energia.

Infine The Rite of Spings, del 1984, coreografia potente e dai toni ancestrali. Per la propria creazione del 1984 la Graham mantenne il tema del rituale della fertilità, ispiratore della partitura di Stravinski, approfondendo in particolare quello del sacrificio.

Lo spettacolo è una produzione del Teatro Massimo in collaborazione con Daniele Cipriani Entertainment. Orchestra e Corpo di ballo del Teatro Massimo, direttore Michael Schmidtsdorff. Dal 10 al 15 novembre.

 

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