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Retrospettiva MM Contemporary Dance Company a Napoli

26/10/2024
Retrospettiva MM Contemporary Dance Company a Napoli
MMCDC in "Skrik" di Adriano Bolognino (ph. Riccardo Panozzo)

NAPOLI Si intitola Körper al Nuovo, la rassegna di danza contemporanea a cura di Körper, Centro Nazionale di Produzione della Danza con la direzione artistica di Gennaro Cimmino in programma dal 29 ottobre al 3 novembre. In cartellone diverse produzioni della MM Contemporary Dance Company di Michele Merola, in una sorta di antologica delle ultime creazioni della compagnia.

La serata Night Stories firmata da Michele Merola e Adriano Bolognino propone le performance Short Stories di Michele Merola e Skrik di Adriano Bolognino (29 ottobre). Il 31 tocca a Ballade di Mauro Bigonzetti, creazione nata per la compagnia nel 2023 e Premio D&D "miglior produzione italiana insieme ad Elegia di Enrico Morelli".

Il 2 novembre  vanno in scena le produzioni di  Körper MDMA di Gennaro Maione, un lavoro ispirato all’immaginario cinematografico di Dario Argento, e il dittico Your body is a battleground e Gli Amanti di Adriano Bolognino (3 novembre, ore 21:00).

Il progetto Night Stories di MM Contemporary Dance Company racchiude le coreografie di Michele Merola e Adriano Bolognino. Short Stories di Michele Merola coinvolge i corpi danzanti in un disegno continuo, costruito su ripetizioni e differenze, momenti di assoli, duetti e partiture corali, un susseguirsi di quadri generati dal sound della musica live: Natalia Abbascià suonerà dal vivo ed eseguirà una colonna sonora che mette insieme suggestive parti liriche per violino e voce solista. I danzatori faranno perdere il senso del confine che separa pubblico e spazio scenico. I brani che compongono il lavoro si articoleranno come un paesaggio espressivo che lascerà alla soggettività del pubblico la lettura intima dei sentimenti che la danza e la musica suggeriscono (29 ottobre al Teatro Nuovo di Napoli, ore 21:00).

Skrik di Adriano Bolognino si ispira al dipinto L’Urlo di Edvard Munch, opera che ha portato il coreografo a indagare il tema della tragedia, dell’angoscia e della piccolezza dell’uomo nell’immensità dell’universo. Spiega Bolognino: "Il grido sordo del quadro - di cui ho deciso di conservare il titolo norvegese Skrik, che fonicamente riporta ad un suono sgradevole, un urto, una scossa - sembra deformare il paesaggio donandoci instabilità e paura, conservando comunque la sua immensa bellezza. Aggrappandomi a questo dualismo che sento vicino, ho voluto creare un momento danzante che possa essere un accumulo senza fiato di tutto il malumore di questi ultimi anni, ma anche arrivare agli occhi del pubblico come una cascata rigeneratrice" (29 ottobre al Teatro Nuovo di Napoli, ore 21:00).

In scena anche Ballade, creazione di Bigonzetti ispirata a Pier Vittorio Tondelli: un omaggio, un racconto corale, degli anni Ottanta, di un’epoca e di una generazione di giovani nella nebbia della pianura padana. Una narrazione per immagini musicali che recupera le sensazioni di una generazione, un lavoro allestito senza artifici, interpretato dai danzatori della MMCDC e cucito su una drammaturgia musicale strutturata sulle tensioni e le visioni di quegli anni, che attinge da autori diversi protagonisti di quel periodo, da Prince all’anarchica genialità di Frank Zappa, alla poesia profonda di Leonard Cohen, sino all’estetica punk ed esistenziale dei CCCP (31 ottobre al Teatro Nuovo di Napoli, ore 21:00).

Gennaro Maione, artista poliedrico molto attivo sulla scena campana, da anni in sintonia con il Centro di Produzione. Il suo MDMA è un omaggio al cinema di Dario Argento, una partitura coreografica in cui il corpo dei performer attraversa tutte le forme artistiche che caratterizzano l’estetica del regista: dal carattere mansueto e selvaggio, a quello di vittima e carnefice, avvolto dal piacere fisico e fiero nella sua nudità. Sulla scena dunque un’accurata descrizione di alcune deviazioni della mente umana raccontate nei film e trasportate nella realtà contemporanea. (2 novembre al Teatro Nuovo di Napoli).

La rassegna si conclude il 3 novembre con il dittico di Adriano Bolognino. Gli Amanti prende spunto dal calco de Gli Amanti risalente al 79 d.C., portando alla luce un amore interrotto improvvisamente dalla forza prepotente della natura, ma custodito in eterno. L’abbraccio che li avvolge da circa 2.000 anni apre mondi e spazi di riflessione che vanno oltre la dimensione temporale, aprendo uno spiraglio di libertà attraverso il movimento dei corpi. Your body is a battleground si interroga inevece sulla valenza dei ruoli sociali: il titolo rimanda all’immagine di Barbara Kruger, creata e diffusa per la marcia delle donne di Washington nel 1989, grande manifestazione in favore della libertaĚ€ femminile di autodeterminazione sul proprio corpo e sull’aborto negli USA. 

 

 

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