Quattro giorni di eventi a Fagagna scelti di Pablo Girolami
23/09/2025
FAGAGNA Con un approccio incentrato sulla diversificazione della danza contemporanea che abbraccia un ampio spettro di stili e pratiche, torna la seconda edizione del Fagagna Dance Festival: quattro giorni di eventi, dal 25 al 28 settembre, tra spettacoli e laboratori in collaborazione con l’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia (ERT) che sposa la manifestazione ideata da Pablo Girolami, direttore della compagnia IVONA.
Il programma punta a un approccio diversificato in relazione alle espressioni del contemporaneo con l’obiettivo di creare un ponte tra artisti locali, nazionali e internazionali. Nel programma, oltre alle compagnie della regione IVONA e Arearea, ci sono artisti provenienti da Toscana, Lombardia, Emilia Romagna, Campania ma anche Albania e Polonia.
“La collaborazione con IVONA – sottolinea il direttore dell’ERT, Alberto Bevilacqua – concretizza per noi il desiderio di aprire lo sguardo verso le frontiere del contemporaneo nella danza, accogliendo e sostenendo la creatività delle giovani generazioni di artisti e soprattutto la loro visione sul futuro. Fagagna, infatti, entra proprio con la nuova stagione 2025/26 a far parte della grande famiglia ERT, una costellazione di 30 teatri e comunità che insieme compongono un unico grande palcoscenico regionale”.
I quattro principali spettacoli serali del festival, chiamati Atto I, II, III e IV, racchiudono ognuno tre momenti diversi scelti per coinvolgere lo spettatore lasciando a ciascuno la libertà di costruire la propria lettura.
L’apertura, il 25 settembre alTeatro Sala Vittoria, è con Nice to meet you two del duo Sara Ariotti & Kyda Pozza, Venus Bleue di Kiran Bonnema e Dusk, del Nuovo Balletto di Toscana, con Matteo Capetola, Matilde Di Ciolo. Il primo passo a due racconta il piacere di scoprire lo sconosciuto mentre Venus Bleue è ispirato all’omonima scultura di Yves Klein, un viaggio di scoperta all’interno di questo corpo appena trovato. Chiude Dusk, un duetto che crea una conversazione tra due esseri accompagnati dalle musiche di Anna von Hausswolff.
Il 26 settembre, al Centro diurno, lo spettacolo Misshapen della danzatrice Sara Ariotti esplora l’esigenza intima e personale di indagare un corpo che si trasforma e si deforma. Alle 20.00, nel Parco della Casaforte La Brunelde, va in scena The nature OF, un viaggio attraverso la complessità degli istinti umani in una coreografia site specific, mentre Presenza Reale è un assolo di Alice Beatrice Carrino ispirata alla Regina Margherita nel ricreare atmosfere di un'epoca passata, un dialogo tra storia e presente. Chiude la replica di Misshapen.
Il 27 settembre si torna al Teatro Sala Vittoria con Le prefiche di Nnamdi Nwagwu, un viaggio rituale guidato da quattro prefiche che incarnano la radicata storia del pianto professionale a supporto della perdita. Segue il duetto Dada Love in cui le interpreti, Martina Piacentino e Asja Marabotti, si rivelano attraverso un rituale fatto di gesti, pudore e attrazione. Il Collettivo Nanouk porta in scena DIVE che si ispira alla “sindrome del pesce rosso” per parlare di esclusione e diversità che limitano la percezione del mondo.
La chiusura, il 28 settembre, è al Castello con Le vie di carta sul viaggio di Compagnia Arearea; un Primo studio del Collettivo Nanouk artisti associati è un lavoro sulla fragilità a cui segue Ki, che sta per Katarzyna Zakrzewska & Iga Włodarczyk, coreografe ed interpreti di una danza volta a esplorare la forza dei piccoli gesti.
Completano il programma, il 26 settembre, Casaforte La Brunelde, l’incontro dedicato agli operatori nazionali e internazionali e agli artisti della danza contemporanea e il 27 il Seminario di drammaturgia e di filosofia dello spettacolo di Gabriele De Anna (Professore di Filosofia all’Università degli Studi di Udine) e Karen Stenico (Drammaturga).
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