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Al Verdi di Trieste il "Don Chisciotte" di Matvienko-Zanella con Salenko

Di Elisabetta Ceron 26/11/2024
Al Verdi di Trieste il "Don Chisciotte" di Matvienko-Zanella con Salenko
"Don Chisciotte" (ph. Darja Stravs Tisu)

TRIESTE Lo aveva annunciato, Renato Zanella, che il suo orientamento da direttore artistico per la stagione 23/24 del Balletto dell’Opera di Lubiana (SNG) sarebbe stato in “difesa di un repertorio che abbraccia più pubblici possibili” insieme all’intenzione di affidare a Denis Matvienko, già star al Teatro Mariinsky, all'Opera Nazionale Ucraina di Kiev e al Teatro Mikhailovsky, il riallestimento di un titolo classico “a favore delle tradizioni e in linea con certe linee educative” che da tempo sono il focus della sua politica culturale.

Nel solco di un mandato ricevuto nel 2021, artistico ma anche organizzativo e manageriale, Renato Zanella firma la regia di un nuovo Don Chisciotte - fiaba romantica, ma anche buffa - che sarà in scena al Teatro Verdi di Trieste dal 30 novembre al 6 dicembre. Ospite nel ruolo della protagonista, alla prima e alle repliche dell’1 e 3 dicembre sarà Iana Salenko, già stella dello Staatsballett Berlin, affiancata da Solomon Osazuva nei panni di Basilio; si alternano nelle restanti date i solisti del complesso, a poche settimane dal felice debutto a Lubiana, guidati dalla bacchetta del direttore belga Ayrton Desimpelaere.

Questo Don Chisciotte non si sottrae alla vetrina di virtuosismi che contraddistinguono il titolo incentrato sulla storia d’amore tra la focosa Kitri, figlia di un oste, e lo spiantato barbiere Basilio. Con mano esperta Matvienko lega il flusso della danza agli aspetti maggiormente folcloristici del balletto, la forte coloritura spagnoleggiante, vero trionfo di toreri, zigani e quell’immaginario di calore, passione e folklore che fu un mito delle Corti ottocentesche.

Dal punto di vista registico, la produzione dell'Opera di Lubiana apporta alcune novità atte a rafforzare i tratti più attraenti e di immediata comprensione della vicenda: “La decisione di fare una nuova versione di Don Chisciotte con la compagnia – spiega Zanella - è nata dal fatto di avere con noi Matvienko per un periodo di lavoro attivo e artistico molto importante e creare il balletto per una compagnia di 43 elementi con un corpo di ballo fatto di solisti dando qualità e impegno tecnico alle coreografie. Accorciando i tempi e lavorando su dinamiche un po’ diverse, due ore in tutto, il risultato è molto piacevole anche in virtù di tagli e dei passaggi musicali fatti con il maestro Kevin Rhodes, direttore d’orchestra che ha diretto il debutto. La produzione è fresca, i costumi e le scene di Neven Mihic guardano alla cura dei particolari, con sontuosi ricami. La mia regia è attenta a incorniciare la storia apportando delle novità, nel sogno si vedrà un giovane Don Chisciotte accanto a Dulcinea mentre per il personaggio di Espada ho pensato a una dinamica più integrata con il corpo di ballo.”

La compagnia SNG, che conta su ben undici nazionalità rappresentate, fra cui otto italiani, è cresciuta negli ultimi anni grazie a Renato Zanella, protagonista della scena europea e con una carriera interamente giocata fuori casa. In Slovenia, l’artista veronese ha puntato su nuove sinergie in termini di guest, firme coreografiche e progetti collaterali con una visione lungimirante volta a ispirare e garantire la vicendevole fiducia dei suoi danzatori.

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