‘Napoli in Scena – La Scuola del ’700 nel costume teatrale d’autore
22/10/2025
NAPOLI È stata inaugurata questa mattina all’Arena Flegrea la mostra ‘Napoli in Scena – La Scuola del ’700 nel costume teatrale d’autore’, a cura di Mariano Bauduin, con il patrocinio dell’Accademia di Belle Arti di Napoli (ABANA).
L’esposizione resterà aperta al pubblico dal 22 ottobre al 22 dicembre 2025 (da lunedì a venerdì dalle 10-17.30 con ultimo ingresso ore 16.30, ingresso libero e gratuito; sabato con prenotazione obbligatoria 10-13, ultimo ingresso ore 12.30; domenica chiuso). L'appuntamento rientra nell'ambito della rassegna 'Napoli 2500', che celebra i 2.500 anni dalla fondazione di Neapolis con oltre 2.500 eventi diffusi durante l'anno fortemente voluti dal sindaco di Napoli e sotto la direzione artistica di Laura Valente.
La mostra nasce con l’obiettivo di celebrare l’altissimo artigianato sartoriale italiano e la grande tradizione teatrale partenopea, attraverso l’esposizione dei costumi d’autore provenienti dal fondo della compagnia ‘Gli Alberi di Canto Teatro’, tra i più prestigiosi d’Europa. Le più importanti firme del teatro italiano sono state raccolte e custodite in questo archivio per garantire la salvaguardia di un patrimonio culturale e della memoria collettiva.
Mariano Bauduin: “Grazie alle istituzioni siamo riusciti a realizzare una mostra che intende celebrare l’altissimo artigianato sartoriale italiano attraverso l’esposizione dei prestigiosissimi costumi teatrali raccolti e custoditi dalla compagnia Gli Alberi di Canto Teatro. Lo spettacolo dal vivo non è soltanto esibizione di doti interpretative, ma una vera scuola d’arte rappresentativa, dove mestieri quasi scomparsi si univano nella creazione di autentici gioielli. In questo caso parliamo del costume d’arte, ovvero l’elaborazione storica e fantastica di quei segni che nella rappresentazione teatrale codificano identità e storia”.
Il percorso espositivo è arricchito da elementi scenografici originali provenienti da importanti allestimenti teatrali, oggi ‘rigenerati’ e reinterpretati in chiave contemporanea: da spettacolo a opera d’arte. “Modificando il significato non cambia il segno – aggiunge Bauduin – ma anzi risulta nuovo e antico nel medesimo momento. E come non ringraziare l’Arena Flegrea che ha aperto a tanta ospitalità, e prospettiva”. Come lo stesso Mario Floro Flores ha più volte ribadito: “Ospitare questo percorso espositivo significa celebrare non solo l’eccellenza dell’artigianato sartoriale italiano, ma anche onorare la memoria storica e creativa del nostro teatro. Un’iniziativa che si sposa perfettamente con la missione dell’Arena Flegrea: promuovere la cultura in tutte le sue forme”.
© Riproduzione riservata