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Al Farm Cultural Park di Favara le nano-coreografie di Roberto Zappalà

Di Giuseppe Distefano 12/07/2016
Al Farm Cultural Park di Favara le nano-coreografie di Roberto Zappalà
Al Farm Cultural Park di Favara le nano-coreografie di Roberto Zappalà

FAVARA (AG) - Una palazzina di due piani ospita due piccole stanze. Al piano terra, denominato Videobox, un’opera video interattiva; al primo piano, battezzato Nanobox, la brevissima coreografia di un performer per un solo spettatore alla volta. Artefice di questo nuovo microprogetto è il coreografo Roberto Zappalà e Scenario Pubblico, il Centro Nazionale di Produzione della Danza di Catania. A rendere originale l’evento è il luogo dove è stato realizzato: il Farm Cultural Park, a Favara.

In questo piccolo paese dell’agrigentino, un uomo illuminato, appassionato, intraprendente, Andrea Bartoli, insieme a Florinda Saieva, ha dato vita quattro anni fa ad uno spazio incredibile di arte contemporanea, attivando energia, creatività, artisti e pubblico internazionale, in un luogo abbandonato dell’entroterra siciliano. Un’operazione alquanto folle e visionaria, ma che ha dato i suoi frutti ravvivando così tutto un territorio e avviando processi di aggregazione culturale anche nella popolazione. Bisogna venirci per vedere e credere. Si rimane spiazzati, meravigliati, nel trovarsi improvvisamente in una sorta di cittadella dentro la città recuperata dal degrado, che vive di fermenti d’arte. In questo enorme contenitore delle arti visive in spazi collegati tra di loro trovi installazioni, fotografie, video, architettura, opere di artisti noti e meno noti, spesso ospiti qui di residenze creative.

Nella continua programmazione - che comprende anche workshop, presentazioni di libri, concorsi di architettura, serate musicali e spettacoli performativi -, aperta a sempre nuovi contagiosi stimoli e idee, si inserisce, su invito di Bartoli a Zappalà, la nascita di ScenarioFarm, un presidio per la danza contemporanea che possa contribuire a un cambiamento della percezione di essa in una regione improduttiva nei riguardi di quest’arte. Estendendo così quel percorso di diversificazione dei contenuti dedicati ai linguaggi del corpo, il coreografo catanese ha dato vita a due eventi, i primi della rassegna di danza contemporanea “Dare/Scenario Danza 16-17” che da qui si sposterà, a ottobre, nei locali di Scenario Pubblico a Catania.

Il titolo “dare" si colloca anche nell'azione di consegna al territorio di Favara di uno spazio per la danza, indicando anche la responsabilità di coloro che col dare suggeriscono una via per una riflessione sul compito dell'arte nella società.

“Ci piace – sostiene Zappalà - far parte di quella collettività dove il verbo dare associato alla parola solidarietà fa sentire tutti parte di un’originale, unica e straordinaria comunità globale”.

ScenarioFarm prevede per tutti i weekend di luglio e fino al 28 agosto (vedi, sotto, la programmazione), una serie di performances live di piccolo formato affidati a giovani danzatori che hanno così modo di cimentarsi con esperimenti coreografici. L’inaugurazione dell’8 luglio è stata con Annalisa Di Lanno che così descrive la sua breve coreografia Uomini: “Per giudicare gli uomini bisogna conoscere non solamente ciò che sono, ma ancora ciò che si immaginano di essere, e ciò che vorrebbero essere. V'è un giorno, per ciascuno di noi, più o meno triste, più o meno lontano, in cui si deve infine accettare di essere uomo”.

Nella stanza azzurra di Nanobox la sua danza di sei minuti si svolge nell’assoluta, e sempre diversa, intimità a seconda della reazione dello spettatore. Accede prima l’astante, seguito dalla danzatrice che entra sfiorandolo, come a volerlo coinvolgere. Ma lui può solo guardare mentre lei esegue solitaria il suo impetuoso assolo. Che la vede rasentare le pareti, cadere e strisciare a terra, alzarsi, allungare il corpo in più direzioni, emettere grida, grugniti, e zittirsi, mimare espressioni di paura, sorrisi e sguardi furtivi, verso una persona immaginaria - altra se stessa -, che riesce a rendercela presente e, infine, lasciarci la sua ombra.

Altro tipo di coinvolgimento richiede MindBox. L’installazione video/audio interattiva creata nel 2009 dall’artista berlinese Christian Graupner/Humatic in collaborazione con Zappalà, si ispira al modello delle slot-machine. La slot è fruibile dallo spettatore-giocatore che manovra la macchina da gioco collegata alla proiezione di un video scomposto in tre immagini dove compare lo stesso coreografo, otto anni più giovane, colto in movimenti e gesti che possono essere rallentati o accelerati, fermati o avviati dalla decisione del giocatore. Un divertente e contagioso gioco d’azzardo basato su un mix di elementi che vanno dalla musica alla coreografia, dalla cinematografia alla danza al beat boxing. L’ultima espressione descrive una forma di percussione vocale da cui l’installazione deriva il suo nome. https://vimeo.com/76056142.

 

Calendario luglio e agosto

15, 16, 17 luglio nanoperformance: Silvia Oteri "23 verticale - il punto di partenza dell'avvenire".

22, 23, 24 luglio, nanoperformance: Silvia Oteri "23 verticale - il punto di partenza dell'avvenire". 23 luglio: workshop tenuto da Silvia Oteri. 

29, 30, 31 luglio, nanoperformance: Stellario di Blasi, Concept di Danila Blasi e Stellario Di Blasi "Appunti per Cariddi". Produzione: FC@PIN. D'OC. 30 luglio: workshop tenuto da Stellario di Blasi.

 5, 6, 7 agosto, nanoperformance: Stellario di Blasi, Concept di Danila Blasi e Stellario Di Blasi "Appunti per Cariddi". 6 agosto: workshop tenuto da Stellario di Blasi.

12, 13, 14 agosto, nanoperformance: Ilenia Romano "1+1 in 3x3". 13 agosto: workshop tenuto da Ilenia Romano.

19, 20, 21 agosto, nanoperformance: Fernando Roldan Ferrer, concept di Alessandro Sollima e Fernando Roldan Ferrer "Natura umana, o meglio L’umano snaturato".

26, 27, 28 agosto, nanoperformance: Valeria Zampardi, "Uova allo specchio".

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