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A Venezia e Bologna il fascino della Bharatanatyam

Con la danzatrice Apoorva Jayaraman

Di Carmelo A. Zapparrata 02/04/2019
A Venezia e Bologna il fascino della Bharatanatyam
A Venezia e Bologna il fascino della Bharatanatyam

VENEZIA Nuovo e esclusivo recital di Bharatanatyam, il principale tra gli stili di danza classicaindiana, in due diverse città grazie al lavoro congiunto tra due associazioni, la veneziana Gamaka e la bolognese Jaya.
Approda così in laguna la giovane Apoorva Jayaraman, considerata tra le principali interpreti della sua generazione, che con lo spettacolo intitolato Margam in scena sabato 6 aprile alle 20:30 presso il Teatro Groggia (Sestiere Cannaregio 3161, Venezia) celebrerà la mistica unione con il dio Shiva.

Lo spettacolo è atteso poi a Bologna per una nuova recita in programma il 13 aprile alle 20 al Teatro del Baraccano (via del Baraccano 2).

Già ospite lo scorso anno al Teatro India di Roma con Il Nettare di Krishna presentato nel contesto del Festival Summer Mela 2018, Apoorva Jayaraman dalla nativa Bangalore si trasferisce a Chennai, dove sotto gli insegnamenti della celebre Priyadarshini Govind ne diventa una delle allieve di punta, esibendosi in seguito in importanti kermesse in India come in Europa e negli Stati Uniti. Dal The Hindu al New York Times, solo per citarne alcuni, la critica non ha alcun dubbio sul suo alto livello artistico e sulle sue doti interpretative.

Ispirato alle eroine femminili della letteratura (Nayika), lo spettacolo Margam esplora attraverso la danza l'animo delle donne e le sue metamorfosi. Cuore del lavoro è il, brano scritto in lingua Tamil e sviluppato da Dandayudapani Pillai, in cui parti di danza pura (nritta) si alternano a momenti di danza espressiva (abhinaya) giocando su nove diversi modi musicali (raga). Qui la Nayika chiede alla sua amica e magica aiutante Saki di portarle al più presto il dio Shiva perché sente il bisogno estremo di ricongiungersi a lui. Una metafora questa che svela la necessità umana di cercare una connessione con il trascendente, sublimata attraverso il trasporto amoroso. Spazio poi al abhinaya in cui si esplora la tematica della devozione come amore materno (Vatsalia Rasa). Infine, i brani di apertura e il javali saranno a sorpresa, annunciati poco prima della andata in scena per differenziare le due recite secondo l' ispirazione della stessa piazza.

© Riproduzione riservata

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