UDINE  Si chiama URBAN DANCE FESTIVAL ON CICLOVIA ALPE ADRIA l’ultima trovata della compagnia di danza contemporanea Arearea che inaugura una nuova idea di esperienza artistica. A fare da contenitore all’iniziativa, la 7° edizione di AreaDanza, il festival urbano che dal 2007 porta la danza contemporanea in spazi non convenzionali come piazze, strade, parchi, e che quest’anno trasformerà le vie e i luoghi dell’AlpeAdria, la ciclabile più premiata d’Europa, in uno spazio performativo, di condivisione e di scoperta.

Sette appuntamenti performativi, fra Italia e Austria, per scoprire un sentiero di conoscenze, emozioni, percorsi all’insegna dello slow tourism. Nato dalla volontà di Arearea, riferimento del genere in Friuli Venezia Giulia, sotto la direzione artistica di Marta Bevilacqua, e sviluppato con l’aiuto di Paolo Ermano, il festival Areadanza 2017 prova a trasformare la modalità di fruizione della danza, inserendo il gesto e la tensione artistica all’interno di un percorso cicloturistico.

“Ciò segnala l’urgenza di una scelta di sviluppo culturale - sottolinea Marta Bevilacqua - alternativa, che avvicini modi e mondi differenti di lavorare, pensare e curare l’esperienza culturale. Si tratta di immaginare un’esperienza artistica che parta con un allontanamento dalle nostre abitudini, dalle nostre routine, dai luoghi in cui quotidianamente ci muoviamo, per immaginare una giornata intera da vivere con altre persone, scoprire il territorio, lo spazio, l’aria, la bici, i colori lungo i 415 km della ciclo via“.

Innovativa esperienza quella di pedalare insieme ai danzatori, agli artigiani e professionisti che cureranno poi i diversi workshop del festival, per poi trovarsi insieme a scoprire e a vivere da vicino le 14 diverse performance dal repertorio della compagnia Arearea.

Una nuova rotta del turismo regionale e transfrontaliero, costruito con partner italiani e austriaci, tra cui: Regione FVG, Promoturismo, Kärnten Werbung Marketing & Innovationsmanagement GmbH, SalzburgerLand Tourismus GmbH, e i comuni di Udine, Grado, Aquileia, Chiusaforte, Pontebba. Un percorso sostenibile, e per questo con posti limitati.

Info e prenotazione: info@arearea.it

Ruedis_ruote di confine
Di: Marta Bevilacqua

Su telai dei primi del Novecento e incalzati da musiche dal vivo d’ispirazione futurista, Arearea porta all’estremo l’elogio del dinamismo che ha spinto il mondo intero dritto alla guerra. I sei danzatori Arearea ricercano, in quel frastuono, l’affermazione della vita, la bellezza dell’incontro con l’altro, la pace. 

Le Mura
Di: Roberto Cocconi

Fili di sentimenti, eventi inevitabili, incontri complessi si intrecciano per costruire la trama irregolare dell’esperienza,  quella che il tempo compatta e calcifica per ergere le mura della civiltà. 

La Primavera
Di: Roberto Cocconi

Giovani donne danzano nell’aria tersa, quasi ninfe nel giardino delle Esperidi, rinascenti da mille notti di favole. Allacciate alla terra, coi piedi corrono gioiose incontro alla luna che quando si avvicina troppo alla terra fa impazzire tutti.

Dafne_ per una mitologia urbana
Di: Marta Bevilacqua

Il mito di Dafne e di Apollo racconta un amore non corrisposto e la fuga di una ninfa dal desiderio di un dio. Dafne sta a metà tra l’installazione scultorea e la performance coreografica, due linguaggi che restituiscono vita ad una storia antica attraverso il colore, il gesto e la potenza della natura.

Box Two
Di: Roberto Cocconi e Luca Zampar

Un cubo di plastica rappresenta il limite di una breve condizione esistenziale. Due uomini chiusi all’interno interagiscono per realizzare una scienza coerente al loro agire, percepire, sapere, apprendere. 

Il fiume di sotto
Di e con: Luca Campanella

Il fiume scorre e non può fare altrimenti, sospinto dalla propria anima d’acqua.

Anima mutevole, mai uguale a se stessa che mulinella intorno a ciò che incontra, ci si avvinghia con il proprio peso e lo trascina. 

Espiazione
Di e con: Anna Savanelli

La mela aspra e dolce, la mela tentatrice del peccato, disegna il confine di azione e rappresenta il cuore pulsante, il limite, ma anche la possibilità di andare oltre le abitudini.

Paesaggio d’acqua _ La Cascata
Di Valentina Saggin

Tre giovani donne, amiche e complici, desiderano poter portare in superficie ciò che conoscono. Acqua, elemento di vita e contenitore del loro mistero; custode dei segreti della loro femminilità.

Random Acts of Kindness
Di e con: Katherine Hollinson e Connor Quill

A cavallo di un tandem per incoraggiarvi a compiere più atti spontanei di gentilezza. In questa serie di duetti pop-up interattivi, chiedono al pubblico di essere gentile, generoso e di aiutarli ad ottenere fortuna!

© Riproduzione riservata