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Giselle e Coppelia le donne dell’Opera di Roma

Di Giuseppe Distefano 15/10/2015
Giselle e Coppelia le donne dell’Opera di Roma
Giselle e Coppelia le donne dell’Opera di Roma

ROMA - Rivisitate in chiave moderna, Giselle e Coppelia, le figure femminili protagoniste dei due balletti omonimi, grandi classici del repertorio ottocentesco, chiudono la Stagione 2014-2015 del Corpo di Ballo dell’Opera di Roma.

Giselle è un balletto romantico che sa ancora parlare al pubblico di oggi. Il movimento restituisce una narrazione logica attraverso la quale è immediata la comprensione dei personaggi e delle relazioni che li legano. È un’opera in cui è possibile leggere più livelli della tragedia, che non è solo quella di Giselle e di Albrecht, ma di tutti i personaggi che gravitano intorno a loro”. Spiega così la sua versione del celebre balletto Patricia Ruanne, maître de ballet e ripetitrice inglese, già principal dancer al Royal Ballet e al London Festival Ballet, dove fu partner di Rudolf Nureyev. La sua versione costituisce una novità assoluta per Roma e per il Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera, che in passato si era già cimentato con diverse edizioni di Giselle. Il balletto, con les étoiles dell’Opéra di Parigi Amandine Albisson e Mathias Heymann, e il primo ballerino del Teatro alla Scala di Milano Claudio Coviello, debutta il 20 ottobre in chiusura della Stagione 2014-2015, seguito, il 30 ottobre, dall’altro titolo in programma Coppélia, su libretto e coreografia di Roland Petit, nella ripresa da Luigi Bonino, spettacolo che ha già debuttato con successo al Costanzi nel 2013, con Bonino e Denis Ganio, nei panni di Coppélius.

Il tema dell'amore tradito e ritrovato è il trait d'union che unisce le due eroine Giselle e Coppélia: la fanciulla fragile ed eterea, da una parte, la giovane coraggiosa e irriverente dall'altra. Mentre Giselle è ritenuto il balletto drammatico per eccellenza, Coppélia è la commedia per antonomasia. Creato da Arthur Saint-Léon su musica di Léo Debiles, il balletto debuttò all’Opéra di Parigi il 25 maggio 1870. Nel 1975 il coreografo francese Roland Petit (1924-2011) ne diede una rilettura raffinata e spumeggiante, che con la sua alternanza di toni, ora umoristici ora più drammatici, rinnovò il successo dell’originale e divenne, a sua volta, un “classico” del Novecento. L'italiano Bonino, danzatore prediletto da Petit e ora erede della lezione del maestro francese nonché custode del suo repertorio, spiega: “Roland Petit spoglia la Coppélia originale di tutti i cliché classici e ricolloca l'argomento in un’ambientazione moderna. Tra soldati galanti e giovani innamorate, spicca un Coppélius elegante e affascinante. Il momento del valzer che egli danza in coppia con la bambola Coppélia resta ancora oggi una straordinaria invenzione, delicata, giocosa, ironica: senza precedenti”.

 

“Giselle”, musica di Adolphe Adam, balletto in due atti, direttore David Garforth, coreografia Patricia Ruanne, da Jean Coralli e Jules Perrot, scene e costumi Anna Anni, luci Mario De Amicis, interpreti principali Amandine Albisson, Gaia Straccamore, Susanna Salvi, Rebecca Bianchi, Mathias Heyman, Alessio Rezza, Claudio Coviello, dal 20 al 27 ottobre.

Coppélia”, balletto in due atti, libretto di Roland Petit, direttore David Garforth, scene e costumi Ezio Frigerio, luci Jean-Michel Désiré, con Luigi Bonino e Denis Ganio, nel ruolo di Coppélius, e Alessandra Amato, Manuel Paruccini, Alessia Gay, Susanna Salvi, Alessio Rezza e Giacomo Luci, dal 30 ottobre al 7 novembre.

 

 

 

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